• Sab. Lug 27th, 2024

Buona Pasqua di Resurrezione

L’essenza dello stato d’animo pasquale non può

esprimersi che nella consapevolezza che solo l’involucro umano viene generato, mentre l’uomo vero e proprio non nasce ed è immortale.

Il pensiero di Pasqua non consente altra interpretazione che quella che parte dal sovrasensibile, poiché col mistero del Golgota, in quanto mistero della Resurrezione, si è compiuto qualcosa che si differenzia in tutto dalle altre vicende umane.

La terra aveva accolto in sé le forze del cosmo ed era divenuta tale da far scaturire da sé le forze della volontà umana. Ma quando si compì il mistero del Golgota, penetrò entro il flusso degli eventi terrestri un fiotto nuovo di volontà: sulla terra avvenne qualcosa che è evento cosmico, per il quale la terra non è che la scena. E l’uomo fu nuovamente unito col cosmo.

Questo è ciò che deve essere compreso, e solo questa comprensione ci apre il pensiero di Pasqua in tutta la sua portata. Perciò davanti alla nostra anima non deve sorgere soltanto l’immagine del Crocifisso, anche se l’arte ha cerato in questa immagine le opere più eccelse. Deve sorgere nell’anima il pensiero: “Colui che cercate, non è qui”. E, al di sopra della croce, deve apparirvi colui che ora parla a voi dallo spirito, per lo spirito, risvegliando lo spirito.

Questo è il pensiero di Pasqua che deve farsi strada nell’evoluzione dell’umanità, al quale devono innalzarsi il cuore e l’intelligenza degli uomini. Da noi, al tempo nostro, non viene richiesto soltanto che ci si approfondisca nell’osservazione e nello studio di ciò che è stato creato. Dobbiamo diventare noi stessi creatori del nuovo

Rudolf Steiner

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