Pronta ad assicurare tutte le precauzioni sanitarie ma anche nuovi servizi, dal ‘ lock down’ alla ripartenza con la nuova club house e un hangar in più già prediletti dagli austriaci , in fase di costruzione
Riprende passo dopo passo l’attività del volo all’avio-superficie #AVRO ‘Rinaldo Bertoli’ di #Rivoli di Osoppo (Ud).
Ferma, nel pieno rispetto delle prescrizioni anti-pandemia. riprende senza interrompere la progettualità e i programmi di sviluppo.
Infatti, la struttura aviatoria della Fondazione ‘LUALDI’ sarà ulteriormente arricchita dalla nuova ‘CLUB HOUSE’.
Che sarà adeguata alla ‘MISSION’ dell’avio-superficie. E dalla realizzazione di un nuovo hangar, destinato a ospitare i velivoli degli appassionati del volo che hanno scelto #Rivoli di Osoppo quale base di partenza per le loro escursioni sui cieli d’Italia.
Questo, ovviamente, quando ciò sarà nuovamente possibile, nel rispetto delle nuove regole di sicurezza sanitaria, e senza le attuali e pesanti, ma per il momento dovute, limitazioni.
Diversi aviatori del #volo leggero d’oltralpe, hanno infatti optato per i cieli del #Friuli Venezia Giulia quale realtà da esplorare per godere dall’alto delle ricchezze e attrattive del territorio di una realtà densa di attrattive. Una scelta, determinata in considerazione dei servizi e opportunità che Avro è in grado di assicurare: dalla vicinanza del casello autostradale della A28, al fatto che i cieli del Friuli Venezia Giulia sono considerati sicuri e caratterizzati da un clima ideale per il volo.
Ma anche dalla consapevolezza che per raggiungere i siti più belli della Penisola italiana o delle realtà costiere dell’Adriatico, del Tirreno, del Mediterraneo, l’auto più dei mezzi pubblici sono il mezzo più comodo per loro di dover valicare in volo le Alpi.
Un trasferimento certo suggestivo, ma spesso complicato dalle condizioni meteo che possono peggiorare rapidamente.
Ed è questo uno degli obiettivi della ‘Fondazione LUALDI’.
Ovvero, quello di favorire lo sviluppo e la diffusione della cultura del volo.
Ma qual è attualmente la disponibilità dell’aero superficie di #Rivoli di Osoppo?
A parte le emergenze, di protezione civile, sanitarie ecc., da #AVRO si può decollare e atterrare per i ‘voli officina’, che sono quelli necessari per le prove, la manutenzione, la verifica della funzionalità dei velivoli. E da un paio di settimane è possibile decollare e atterrare per i voli circoscritti al territorio del Friuli Venezia Giulia.
Dal 3 giugno i cieli italiani dovrebbero essere aperti per i voli interni.
Ciò dipenderà dalle nuove ordinanze. Nel frattempo, sono numerosi gli aviatori austriaci che sono in attesa di poter sorvolare le Alpi e scendere nelle avio-superfici del Friuli Venezia Giulia. Per ora, come accade sulle strade, i cieli italiani sono loro vietati.
Più di qualche appassionato austriaco, lo scorso fine settimana ha volato lungo i corridoi concessi fin ai confini dei cieli austriaci. Ma poi è rientrato all’avio-superficie di partenza.
Il tutto uscendo da un periodo nel quale le regole anti-pandemia, non soltanto per il volo leggero, non sempre erano chiare. Si legge infatti di aerei decollati da aeroporti europei e rientrati alla base per avendo quasi raggiungo l’avio-superficie scelta per l’atterraggio.
Ma interdetta ai voli internazionali.
Voli, che dovrebbero riprendere regolarmente a partire dal 25 giugno.
Aprendo così i confini ‘virtuali’ nei nostri cieli frapposti a quelli della Repubblica austriaca. Nel frattempo, l’attesa dei turisti stranieri, in particolare tedeschi, per l’Italia è crescente.
Una delle maggiori compagnie low cost ha annunciato che quando ripartirà il 40 per cento dei voli dalla Gran Bretagna all’Italia saranno pieni al 50/60 per cento.
L’Ufficio stampa
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