• Mar. Ott 15th, 2024

PRIMO CORSO FORMAZIONE IN ITALIA SUI TEMI DELL’AMBIENTE, DELLA FAUNA, DEL TERRITORIO, DELL’ATTIVITA’ VENATORIA RISPETTO ALLA GESTIONE CONGIUNTA

ARGA FVG E DA RI.VA. RINASCITA VENATORIA E AMBIENTALE

ORGANIZZATO DA ARGA FVG E DA RI.VA. RINASCITA VENATORIA E AMBIENTALE
Le ARGA, i Gruppi di specializzazione della Federazione Nazionale della stampa italiana (FNSI) che si occupano di agricoltura, agroalimentare, ambiente e territorio, operano per favorire la formazione continua nel mondo giornalistico, e sostengono la corretta informazione nelle materie di competenza. L’esperienza maturata attraverso l’organizzazione di educational, convegni, tavole rotonde, momenti di confronto su argomenti emergenti e di stretta attualità, è ora messa a disposizione dei nuovi protocolli formativi previsti dalla normativa nazionale, che sono coordinati dall’Ordine dei Giornalisti. L’ARGA FVG (Associazione Regionale Giornalisti Agricoli, Agroalimentari, dell’Ambiente e Territorio del Friuli Venezia Giulia) ha infatti tenuto a battesimo con successo il primo corso in Italia organizzato da un’ARGA. Ma in particolare, si trattava del primo corso per giornalisti sulle tematiche ambientali, faunistiche, del territorio e venatorie. Per strutturare il corso, di valenza nazionale, ARGA FVG si è avvalsa della collaborazione della neonata associazione nazionale Ri.Va., Rinascita venatoria e Ambientale, fondata a Riva del Garda (TN), e presieduta da Marco Buzziolo, già responsabile della Redazione della RAI di Udine, e della popolare trasmissione radiofonica La Vita nei campi. Il corso, dopo il saluto del sindaco di Paluzza (UD) Massimo Matiz, è stato introdotto dal Vicepresidente dell’OdG del FVG, Amos D’Antoni, e dal Vicepresidente nazionale UNAGA e Presidente dell’ARGA FVG, Carlo Morandini. Il quale ha ricordato l’attività dell’Associazione, e i programmi. Nel ringraziare la Regione per l’attenzione prestata all’iniziativa, Morandini ha anticipato che l’UNAGA ha individuato, nell’esperienza formativa precorritrice dell’ARGA FVG, un modello da esportare anche nelle altre Regioni Italiane. Il corso è entrato nel vivo dei lavori con la relazione del Presidente Buzziolo, il quale ha trattato dell’etica nell’attività venatoria, sottolineando con tesi appassionate la valenza della stretta connessione tra la risorsa faunistica, l’habitat, il prelievo venatorio. Tesi, suffragate da una approfondita e ampia serie di citazioni e riferimenti presentati, come del resto hanno fatto anche gli altri relatori, con interessanti ed esplicativi contributi in ‘power point’. Ancor più incisivo, per la competenza maturata nella lunga carriera, l’intervento di Silvano Toso, per anni direttore dell’ISPRA, il massimo Istituto per la gestione della fauna in Italia. Toso, una delle fonti a livello internazionale sul settore faunistico, ha dimostrato, dati alla mano, citando le analisi dei censimenti eseguiti con estremo rigore scientifico, oggi redatti anche con l’ausilio dei satelliti, ma fino a non molto tempo fa realizzati percorrendo a mano i territori popolati dalla fauna selvatica sostenendo a mano le antenne per il rilevamento dei radiocollari piazzati sugli animali, che il preliavo venatorio praticato con il rispetto dei cicli riproduttivi non fa che assecondare la presenza delle specie faunistiche. Una tesi che è stata confermata, nel pomeriggio, nel bosco della foresta di Pramosio, di proprietà dell’Amministrazione regionale come lo è il CESFAM, dal Maresciallo del Corpo Forestale Regionale del FVG, Mario Di Gallo: anche l’abbattimento degli alberi viene praticato seguendo lo stesso metodo etico, che rispetta i tempi e le fasi di vegetazione e riproduzione delle piante. Estremamente efficace la trattazione del tema ‘comunicare l’ambiente’ da parte di Ettore Zanon, di Ri.Va. . Riproponendo blog e refusi, evidenti soltanto a chi è a conoscenza delle materie faunistiche e ambientali, oltre che venatorie, Zanon, giornalista professionista, ha dimostrato perché è fondamentale porgere ai cittadini, alla pubblica opinione, agli stessi amministratori, un’informazione professionale, corretta, sostenuta dalla conoscenza della materia. Anche per evitare che il pubblico, e la stessa società, possano incorrere in errori a volte madornali nella gestione dell’ambiente e della fauna. E nella valutazione delle carature e delle potenzialità dell’habitat nel quale viviamo. Fauna, che secondo Andrea Cadamuro, del Servizio faunistico della Direzione Centrale delle Attività Produttive della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, dev’essere considerata non soltanto un patrimonio, bensì una risorsa di tutti i cittadini. Puntuale ed esplicativa dell’intenso lavoro svolto dall’Amministrazione regionale nel settore faunistico anche l’intervento di Cadamuro. Il quale ha illustrato anche la consistenza della fauna selvatica nel Friuli Venezia Giulia. Soffermandosi pure sulle criticità e sulle tecniche e metodologie adottate dalla Regione per preservare un bene che impreziosisce l’ambiente naturale. Il corso è stato corredato, come l’educational dello scorso anno, da degustazioni e prese di contatto con la realtà locale. Con la cucina locale al ristorante Da Otto a Timau (UD), che è sede del museo della Grande Guerra, e on le tradizioni di alta montagna a Malga Pramosio. Occasioni, che hanno arricchito la presenza formativa dei giornalisti in Carnia, che è parte del vasto territorio montano della Regione Friuli Venezia Giulia.
Ida Donati

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